Settore demoetnoantropologico e Immateriale
Responsabile Area Funzionale: ing. Oreste Graziano
email: oreste.graziano@cultura.gov.it
tel: +39 0823277553
Il riconoscimento del patrimonio etno-antropologico come Bene Culturale, alla stessa stregua delle opere d’arte e dei beni archeologici, archivistici e librari, attesta che è in corso un’evoluzione profonda dei valori da identificare, tutelare e trasmettere, svincolati da categorie e classificazioni tradizionali, mentre si aprono dimensioni conoscitive più ampie, che includono la complessità dell’intero agire e sentire umano.
*BENI IMMATERIALI
L’idea di patrimonio immateriale e la sua formulazione sono il frutto di un lungo processo di riflessione sul concetto di patrimonio e cultura da parte dell’UNESCO a cominciare dagli anni ’70. La ridefinizione del concetto di patrimonio culturale verso una dimensione più marcatamente antropologica, ha portato alla definizione della nuova categoria di patrimonio culturale immateriale.
Nel 2003 la Conferenza Generale dell’Unesco ha accettato all’unanimità la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. La Convenzione, entrata in vigore nel 2006 e ratificata dall’Italia il 30 ottobre 2007, stabilisce all’art.2:
“Per patrimonio culturale immateriale si intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how–come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia”.
“Per salvaguardia s’intendono le misure volte a garantire la vitalità del patrimonio culturale immateriale, ivi compresa l’identificazione, la documentazione, la ricerca, la preservazione, la protezione, la promozione, la valorizzazione, la trasmissione, in particolare attraverso un’educazione formale e informale, come pure la rivitalizzazione dei vari aspetti di tale patrimonio culturale”.
La Convenzione Unesco 2003 mette in primo piano i detentori del patrimonio immateriale e considera fondamentale la partecipazione delle comunità locali che si identificano nel patrimonio e nella salvaguardia (Artt. 2.1, 11b, 13, 15). Secondo la Convenzione un elemento del patrimonio culturale immateriale può essere riconosciuto come tale solo se è riconosciuto dalle comunità. Solo grazie a un contatto costante con le comunità territoriali e con le istituzioni e le associazioni culturali che le rappresentano sarà possibile, per le istituzioni pubbliche, tutelare e valorizzare tale patrimonio.
Elenco ragionato dei principali beni di interesse demoetnoantropologico
E’ pubblicato di seguito un primo elenco ragionato dei beni di interesse demoetnoantropologico delle province di Caserta e Benevento.
Chiunque voglia segnalare aggiunte, omissioni, correzioni e approfondimenti potrà scrivere a sabap-ce@cultura.gov.it precisando nell’oggetto la dicitura “Elenco ragionato beni demoetnoantropologici ”.
RITI e FESTE
-I Riti Settennali con la processione dei battenti di Guardia Sanfromondi
-La Festa di Sant’Antonio Abate (Sant’Antuono) a Macerata Campania con la sfilata sfilata delle “Battuglie di Pastellessa” ovvero dei “Carri di Sant’Antuono”, sui cui trovano alloggio i cosiddetti “Bottari”
-I Riti della Settimana Santa di Sessa Aurunca, con l’Ufficio delle Tenebre, detto popolarmente “terremoto”
-La Gara del Solco di Castel Morrone ( gara a carattere religioso, durante la quale vengono tracciati dei solchi in onore di Maria SS.ma della Misericordia, il cui Santuario è collocato su Monte Castello, in una posizione che domina il paese)
-La Festa del grano di Foglianise
-Pellegrinaggio a piedi Pignataro Maggiore – Pompei (6-8 maggio)
I MUSEI
-San Marco dei Cavoti (BN) – Orologi da Torre – Collezione d’arte esposta nel Museo Comunale – D.D.R. n. 1170 del 9/12/2011
IL CIBO
-La Polacca di Aversa
-La Nfrennula di Sant’Agata dè Goti
-Il torrone di Benevento
-La Vite Maritata
GIOCHI, USANZE, CREDENZE, VITA DI STRADA
-La Ruzzola di Pontelandolfo
-Le Janare e la Leggenda delle Streghe di Benevento
-Il Costume tradizionale di Letino
RIEVOCAZIONI STORICHE
-Corteo Storico Real Colonia di San Leucio (Caserta)
-Gran Torneo dei Quartieri (Sessa Aurunca)
-La Giostra (Castello del Matese)
-La Contesa di Sant’Eliano (Benevento)
-Corteo storico della corte Ceva Grimaldi e festa dell’uva (Solopaca)
– Palio dei Normanni (S. Angelo d’Alife)
*Attività di ricerca, identificazione, studio e documentazione a cura dall’Arch. Amalia Gioia.
Ultimo aggiornamento
9 Agosto 2024, 14:08