Area Funzionale Patrimonio Architettonico

Area Funzionale Patrimonio Architettonico – Sezioni tecniche con competenze architettoniche

Responsabile: arch. Giuseppe Schiavone

giuseppe.schiavone@cultura.gov.it

tel. 0823- 277546

Per la tutela del patrimonio architettonico, un passo fondamentale è quello di individuare e riconoscere le architetture che possiedono un valore culturale. Ciò avviene tramite i procedimenti di verifica dell’interesse culturale e di dichiarazione dell’interesse culturale, che si concludono con un provvedimento espresso di tutela. I beni oggetto di tutela possono essere di proprietà pubblica o privata.

Per gli immobili di interesse culturale – perché oggetto di un provvedimento espresso di tutela, oppure perché di proprietà pubblica o di persone giuridiche private senza fini di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, ed eseguita da oltre settant’anni – tutti i lavori che la interessano devono essere valutati dalla Soprintendenza, che rilascia l’autorizzazione. Con questo procedimento, la Soprintendenza verifica che gli interventi siano congrui con la conservazione dei valori culturali dell’edificio.

In presenza di un bene culturale, la Soprintendenza può valutare di introdurre una tutela indiretta sulle aree ad esso adiacenti, per preservarne il decoro e la godibilità.

Una fondamentale attività della Soprintendenza consiste nell’avviare cantieri di restauro su beni di proprietà pubblica, finanziati tramite la programmazione triennale degli interventi oppure tramite specifiche risorse destinate ai beni culturali.

L’ attività di tutela che la Soprintendenza compie sul patrimonio architettonico offre l’occasione per approfondire la conoscenza dei beni culturali e progredire nella ricerca sui temi del restauro, e i risultati raggiunti in questo ambito vengono condivisi con la comunità scientifica tramite la pubblicazione degli esiti più rilevanti.

Il responsabile dell’area funzionale Patrimonio architettonico assicura il coordinamento dell’attività istruttoria, afferente alla Parte II e IV del Codice, dei funzionari competenti per territorio in materia di tutela del patrimonio architettonico, in particolare per:

– l’autorizzazione per l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali architettonici, sentiti i funzionari competenti in caso di strutture di interesse archeologico o della presenza di beni storico artistici;

– l’occupazione temporanea di immobili e aree per l’esecuzione di opere e lavori  di qualunque genere sui beni culturali

– le proposte di verifica o di dichiarazione di interesse culturale dei beni architettonici da sottoporre alla Commissione regionale per il patrimonio culturale

– la tutela del decoro dei beni culturali;

– l’imposizione ai proprietari, possessori o detentori di beni culturali degli interventi necessari per assicurarne la conservazione ai sensi dell’art. 32 del Codice;

– le proposte da inviare alla Direzione generale ABAP per l’esercizio del diritto di prelazione sui beni architettonici secondo le modalità di cui all’articolo 32, comma 2, lettera d) del DPCM n.1 71 del 2014;

– le autorizzazioni per il distacco di affreschi, stemmi, graffiti, lapidi in sinergia con il responsabile dell’area  patrimonio storico artistico

– ogni altro compito affidato alla Soprintendenza in base al Codice e alle norme vigenti in relazione all’area tecnica di competenza;

Ultimo aggiornamento

18 Ottobre 2024, 12:24