La Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento aderisce alla Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo

La Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento aderisce alla Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo

Giovedì 8 agosto 2024 la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento aderisce alla Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, istituita con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2001, in memoria della tragedia di Marcinelle nella quale persero la vita 136 lavoratori italiani.

Una commemorazione, nello stesso giorno dell’incendio in miniera considerato il terzo per numero di vittime tra gli immigrati italiani all’estero, che conferma quanto sia indelebile nella memoria del nostro Paese. Un sito ormai dismesso, quello di Bois du Cazier, inserito nel patrimonio storico dell’Unesco e che ripropone ancora oggi la centralità del lavoro, quale motore insostituibile della vita di ogni singolo individuo.

La Soprintendenza ospiterà, nella splendida sala della Biblioteca Moderna, un’esposizione di testi della sua enorme collezione sul dramma delle morti bianche, a cura del suo personale. Dalla “Galleria della morte”, che parla della tragedia di Cannavinelle a Mignano Montelungo, considerata una delle più gravi della storia d’Italia, che vide 42 vittime di età compresa tra 21 e 48 anni a causa dell’esplosione di 60 chili di antonite; alla “Reggia di Caserta: lavori, costi ed effetti della costruzione”, che, nella sua ampia panoramica sulle maestranze impegnate nei lavori, racconta anche di alcuni incidenti ai tempi della realizzazione dello storico Palazzo; a numerosi manuali sull’infortunistica e sulla prevenzione delle morti bianche.

“L’iniziativa conferma il ruolo chiave che hanno avuto e hanno ancora oggi gli italiani nei processi produttivi di tutto il mondo. I nostri connazionali sono da sempre un grande esempio di tenacia, operosità e onestà, fornendo un decisivo contributo alla crescita dell’attività secondaria, in particolar modo da migranti all’estero. La sicurezza sui luoghi di lavoro è purtroppo un tema attuale ancora oggi, nonostante sia stata incrementata la normativa e aumentino le lodevoli commemorazioni come quella di oggi. Con l’obiettivo di non dimenticare”, afferma il Soprintendente Mariano Nuzzo.

Chiunque volesse prendere visione dei volumi può inoltrare un’email a sabap-ce.comunicazione@cultura.gov.it

TESTI IN ESPOSIZIONE L’8 AGOSTO 2024 NELLA BIBLIOTECA MODERNA DELLA SOPRINTENDENZA ABAP DI CASERTA E BENEVENTO

Nella lettura del libro colpiscono immediatamente le straordinarie immagini dei martiri caduti sul lavoro, il dolore straziante dei congiunti, la partecipazione intensa della popolazione di Mignano Montelungo e dei comuni di provenienza dei caduti. In un’epoca come la nostra che sembra guardare solo agli interessi del presente, leggere un libro che ricorda una tragedia di decenni fa e che, di anno in anno, viene commemorata con crescente partecipazione e commozione, aiuta a tenere alto il valore della memoria e di quanti sono caduti sul lavoro per un futuro di prosperità per le famiglie e la collettività.





Il testo analizza l’opera delle maestranze impegnate nella realizzazione della Reggia di Caserta. Un lavoro certosino di Maria Raffaella Caroselli, che elenca costi, modalità di pagamento e anche scene di vita quotidiana degli operai e degli schiavi. Si contavano oltre duemila uomini, impegnati nella realizzazione della storica residenza reale, avviata su progetto dell’architetto Luigi Vanvitelli. Alcuni di essi non riuscirono a vedere l’opera compiuta.





Nelle celebri lettere di Luigi Vanvitelli al fratello Urbano, l’architetto si mostra un osservatore attento e critico degli eventi accaduti a Napoli e fuori Regno, in Europa e in America, rivelando le sue passioni di uomo politico, di cattolico, di uomo di cultura. Le missive furono scritte tra il 1751 e il 1768, alcune indirizzate alla moglie, proprio mentre era in atto la costruzione del Palazzo vanvitelliano. Non mancano i momenti di tristezza, anche a causa del decesso di un operaio.





Il volume contiene i provvedimenti più importanti e più recenti in materia di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. I provvedimenti sono pubblicati secondo l’ordine cronologico e sono collegati tra di loro per il tramite di note di rinvio, basate sul criterio dell’interpretazione o del richiamo esplicito. Il volume è corredato da un indice analitico che permette una ricerca incrociata per argomenti.





Il volume contiene la normativa italiana e comunitaria attinente alla prevenzione degli infortuni sul lavoro nel settore edile, in cui da tempo è maggiormente avvertita l’esigenza di adottare tutte le cautele idonee che consentano di pianificare lo svolgimento dei lavori in condizioni di sicurezza, in modo da evitare eventi lesivi per i lavoratori, con riduzione dei costi, non solo sociali, connessi agli infortuni.





Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 19 marzo 1996, n. 242, correttivo e integrativo del decreto legislativo 626/1994, è giunto a conclusione il tormentato cammino per il recepimento delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. L’articolo 4 è stato totalmente riscritto per fissare uno snellimento delle pratiche burocratiche per le piccole e medie aziende e soprattutto introducendo la possibilità, per le aziende familiari e per le aziende che occupano fino a 10 addetti, di autocertificare l’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi e l’adempimento degli obblighi ad essa collegati.





L’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulla salute e la sicurezza degli ambienti di vita ha finalità di ricerca e promozione volte a migliorare la sicurezza negli ambienti di vita in termini di prevenzione degli infortuni e tutela delle malattie considerate “domestiche” e ha il pregio di essere promotore della cultura della sicurezza presso le classi sociali che si dimostrano più esposte a rischio di infortuni.





Il nuovo quadro normativo introdotto dal Decreto Legislativo 626/94 ha modificato sostanzialmente la metodologia di approccio alla problematica della sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, definendo un sistema di prevenzione e protezione che si basa sulla partecipazione attiva e sulla collaborazione di una pluralità di soggetti. In tale sistema i lavoratori assumono per la prima volta un ruolo attivo quali protagonisti della propria salute e sicurezza.





E’ la stessa Costituzione che all’articolo 32 proclama la tutela della salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Un dovere generale dello Stato che deve provvedere alla protezione dell’attività lavorativa “in tutte le sue forme e applicazioni” (articolo 35 Costituzione), tenendo conto che, ancora secondo il legislatore costituente, l’iniziativa economica non può “recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” (articolo 41 Costituzione). C’è bisogno di far crescere il dibattito sull’ambiente di lavoro. Nel frattempo c’è urgenza di un “volume di sicurezza”.