𝐋𝐚 𝐒𝐨𝐩𝐫𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐞 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐬𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐞 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 protagonista della due giorni “ 𝑷𝒂𝒕𝒓𝒊𝒎𝒐𝒏𝒊𝒐 𝒄𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒂𝒓𝒕𝒊𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆”, promossa dall’Università degli Studi del Sannio e che ha visto il via ieri mattina al Teatro Comunale “Vittorio Emanuele” di Benevento.

Un tema di forte attualità, che, come ha spiegato il Soprintendente Mariano Nuzzo, restituisce con l’innovazione tecnica, la possibilità di modificare l’accessibilità e forse anche la percezione del bene culturale.

“Mi piace riprendere questa citazione: “Ogni tecnologia che si avvicina al passato rischia di alterarlo se non sorretta da un’etica profonda e da una coscienza storica”. Il patrimonio culturale è un sistema di relazioni di appartenenza e di memorie condivise e il valore non può che essere relazionato all’opera. Dove ci sono relazioni bisogna creare connessioni e dove le relazioni sono tante questa branca dell’informatica ci consente di spingere avanti la riflessione sul patrimonio culturale. In questo rapporto tra innovazione e memoria, tra l’efficienza algoritmica della macchina e la lentezza del restauro, che ha bisogno di tempi e di riflessione e dell’insostituibile mano dell’uomo, in questa connessione si può collocare il ruolo delle Istituzioni come la Soprintendenza, chiamata a produrre modelli di digitalizzazione ma anche una nuova intelligenza amministrativa artificiale. Questa può essere una spinta nel nostro ambito, come ben ha definito il progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) Artificial Administrative Intelligence for territorial equality, che ci fa da cornice in questo splendido teatro”, ha detto Nuzzo.

I𝐥 𝐯i𝐝e𝐨 𝐜o𝐧 𝐢 𝐬a𝐥u𝐭i i𝐧t𝐫o𝐝u𝐭t𝐢v𝐢 𝐞̀ 𝐝i𝐬p𝐨n𝐢b𝐢l𝐞 𝐚l l𝐢n𝐤: https://www.youtube.com/live/b9uMRt3UoxU?feature=shared