San Michele Arcangelo

Francesco Antonio Picano

Francesco Antonio Picano, San Michele Arcangelo, 1742. Marcianise (CE), Duomo di San Michele Arcangelo (legno policromo, cm 170x56x63)

Nella cappella del Monte della Pietà del Duomo di Marcianise è conservata la scultura a figura intera del San Michele Arcangelo, opera di Francesco Antonio Picano, realizzata nel 1742. Il guerriero celeste è ritratto secondo l’iconografia derivata dall’Apocalisse come un giovane soldato dalle maestose ali variopinte, vestito di armatura e ampio mantello rosso, con il braccio destro alzato pronto a colpire con la spada il drago posto ai suoi piedi.

L’iconografia del Santo ebbe larga fortuna sul territorio meridionale divenendo oggetto di un’ampia riproduzione seriale destinata a una larga circolazione.

La pulitura del basamento ligneo ha rivelato la preziosa iscrizione frammentaria “(…) Pic(…) fecit Neap: 1742”, che ha permesso di datare l’opera e di restituirla allo scultore laziale, forte dei legami stilistici con i simulacri di medesimo soggetto eseguiti dal maestro Giacomo Colombo negli anni venti e trenta del XVIII secolo.

Prima dell’ultimo restauro del 2018, l’opera presentava importanti problemi conservativi. Le ali e gli incarnati dell’Arcangelo erano coperti da una vernice ingiallita e ossidata e da una ridipintura che ne celava l’aspetto e le cromie originali. L’abito era rivestito integralmente da uno strato preparatorio a base di gesso dallo spessore variabile e la figura del drago mostrava stesure irregolari di colore e vernici disomogenee.

L’opera è stata sottoposta ad un processo di disinfestazione in anossia per bloccare l’attacco entomatico presente.

Le indagini stratigrafiche hanno permesso di distinguere i vari strati sovrapposti e riconoscere gli originali, che sono stati riportati alla luce dopo un’attenta pulitura, sia chimica che meccanica. Le lacune di piccola e media entità sono state risarcite e integrate cromaticamente, e le parti mancanti sono state ricostruite plasticamente.