San Bartolomeo

San Bartolomeo

GIACOMO COLOMBO

Giacomo Colombo, San Bartolomeo, secondo decennio del XVIII secolo. Vairano Patenora (CE), Collegiata di San Bartolomeo (legno di tiglio policromo, cm 180x90x76). 

Il mezzo busto del San Bartolomeo è stato attribuito da Letizia Gaeta allo scultore Giacomo Colombo, con una datazione attorno al secondo decennio del XVIII secolo.

È stato realizzato per l’eponima Collegiata di Vairano Patenora. Il santo predicò la parola di Dio in Medio Oriente e morì martire dopo essere stato scuoiato vivo. In tal senso, l’opera è un capolavoro di plasticismo e di realismo, come appare nel volto estremamente espressivo, nel costato e nelle vene gonfie e vibranti, o ancora nella pelle lacera e sanguinante del braccio destro.

La scultura è ricavata da un unico blocco di legno di tiglio, coperto da un’impannatura, al quale sono ancorate le braccia e la testa di medesima essenza; gli occhi sono in pasta vitrea. L’opera presentava uno stato di conservazione precario a causa di numerosi rimaneggiamenti invasivi, tra cui pesanti integrazioni e ridipinture arbitrarie.

Nel 2023 essa è stata oggetto di un’ampia campagna diagnostica con indagini microscopiche, fluorescenza di raggi X(XRF), stratigrafia su sezione lucida, spettrofotometria FT-IR e riconoscimento della specie legnosa. Il supporto ligneo presentava fori di sfarfallamento da insetti xilofagi, per cui è stata necessario un trattamento di disinfestazione. La cromia originale era irrimediabilmente pregiudicata dalle numerose riprese, pertanto si è optato per il recupero della ridipintura più antica ‒ quale intervento storicizzato e affine a quello autografo ‒ attraverso una pulitura selettiva. L’integrazione pittorica è avvenuta solamente nei punti che creavano una disomogeneità visiva nella lettura dell’opera.

Il basamento ottagonale era l’elemento più danneggiato a causa di numerosi distacchi, lacune dello strato preparatorio, abrasioni della foglia oro e sbiancamenti. Le lacune sono state sanate e le sezioni di foglia oro danneggiate sono state integrate con la tecnica a guazzo.

Ultimo aggiornamento

6 Marzo 2025, 15:00