Madonna in trono con bambino



Madonna col Bambino in trono
Pietro Patalano?
Pietro Patalano?,Madonna col Bambino in trono, terzo decennio del XVIII secolo. Montesarchio (BN), chiesa di Santa Maria delle Grazie (legno policromo, cm 175x100x90)
Sull’altare maggiore della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Montesarchio si conserva la raffinata scultura in legno che ritrae la Madonna col Bambino in trono. Seduta sul monumentale trono in una posa ieratica e col volto algido, la Vergine tiene in braccio il Bambino che tende la mano destra in atto benedicente, mentre con la sinistra regge un pomo ricevuto dalla Madre. Attribuita allo scultore Carmine Latriceni, l’opera viene qui ipoteticamente ricondotta all’artista ischitano Pietro Patalano. Gli stilemi figurativi, quali i colli lunghi e gli sguardi penetranti, l’eleganza della rappresentazione, la compostezza della posa e il virtuosismo dell’intaglio accomunano la Madonna di Montesarchio alle altre opere di Patalano, mentre non si riscontrano i caratteri di intensa espressività e vivido realismo tipici dei soggetti di Latriceni. Tutto ciò fa propendere per un’attribuzione a Patalano con una datazione entro gli anni venti del Settecento, in anticipo rispetto alla tradizionale datazione al 1760, ipotizzata in riferimento ad un’iscrizione sul basamento, che il restauro ha rivelato non essere originale.
Il recente restauro (2024) ha svelato l’originaria veste della Madonna, che appariva completamente ridipinta simulando un tessuto color avorio con motivi floreali bruni ed elementi dorati. L’opera presentava numerosi fori di sfarfallamento e lesioni del supporto ligneo. Il trono era l’elemento più danneggiato, poiché aveva la superficie abrasa, le finiture in foglia oro mancanti in molti punti e piccole lacune di colore.
Dai saggi di pulitura si è evinto che le cromie originali erano integre sotto le estese ridipinture. Durante la delicata fase di pulitura si è ritenuto opportuno rimuovere meccanicamente lo spesso strato di stucco e anche la data iscritta sulla base marrone del trono, assente sullo strato pittorico originale. Il supporto ligneo e la pellicola pittorica sono stati consolidati, le lacune sono state risarcite mediante tecnica selettiva, preferendo colori ad acquerello; quelle più esigue sono state reintegrate “ad imitazione”.
Ultimo aggiornamento
6 Marzo 2025, 13:53